mercoledì 10 dicembre 2014

30 NOVEMBRE: IL CONGRESSO DEL CIRCOLO.

Rinviato un anno fa, mantenendo gli organismi esistenti in regime di proroga, si è finalmente svolto il Congresso del Circolo per il rinnovo delle cariche. Ciò si è reso possibile in quanto è stata individuata in questi ultimi mesi la disponibilità di alcune persone nuove ad impegnarsi. E' una svolta importante, che speriamo permetta di andare avanti con rinnovato vigore. All'assemblea congressuale, tenutasi in Biblioteca, erano presenti 30 iscritti, un numero non disprezzabile in tempi duri per la partecipazione. Ha presieduto la Segreteria Provinciale nelle persone di Mauro Gavinelli e Marta Moalli. Il segretario uscente, Zanolini, nella relazione, oltre a valutazioni di carattere più generale, ha posto l'accento in particolare proprio su questa svolta, seppur constatando che nessuno dei nuovi era disponibile a svolgere il ruolo di Segretario del Circolo. Dunque Zanolini si è ricandidato, presentando, per la votazione conclusiva, una lista di nove persone per il Coordinamento, cinque nuove e quattro già componenti dell'organismo uscente. Proponendo però la novità di due vicesegretari, individuati tra i nuovi componenti, proprio per dare un chiaro segno del rinnovamento promosso. Una funzione non formale ma pienamente operativa, con l'attribuzione alle due nuove cariche, di precisi compiti e responsabilità di gestione. La lista e le proposte hanno ottenuto l'unanimità dei consensi degli iscritti presenti. Dunque ecco il nuovo quadro dirigente del Circolo: Enrico Zanolini Segretario; componenti il Coordinamento: Lisa Astolfi, Sergio Barbero, Giovanna Chiari, Antonio Lot ed Emanuele Mancin i nuovi; Ruggero Bacchetta,  Pietro Barbero, Giulio Brusori e Mariangela Pozzi i riconfermati. Questi i compiti suddivisi in Segreteria: Enrico Zanolini si occuperà della rappresentanza verso l'esterno, dei rapporti col Parco Vinzio, delle vicende politiche e del partito nonchè delle questioni di carattere generale. Astolfi e Mancin, i due vicesegretari, seguiranno invece le vicende locali. Più specificamente Lisa le problematiche relative a scuola, servizi, l'andamento delle vicende amministrative del Comune, la cultura e gli eventi. Emanuele l'urbanistica e l'arredo urbano, lo sport e le questioni amministrative relative a finanze e bilancio. Ovviamente la segreteria opererà in rapporto con il Coordinamento neo eletto. A tutti buon lavoro!

giovedì 25 settembre 2014

APPUNTAMENTI D'AUTUNNO.

Tre appuntamenti in calendario nel mese di ottobre. Vediamoli, in ordine cronologico.
 
1) Nell'ambito dell'iniziativa "notte rossa" organizzata dal PD nazionale, e che si terrà il 3-4-5- ottobre, il Parco Vinzio è stato individuato tra i siti che ospiteranno un evento. Alle ore 11 di sabato 4 ottobre si terrà un dibattito sul tema: il ruolo della donna in politica. Tra le relatrici spicca Lidia Menapace, nonché l'Europarlamentare Alessia Mosca e le Parlamentari novaresi Ferrara e Biondelli. Seguirà il pranzo, alle ore 13.
2) Domenica 5 ottobre, alle ore 18, presso la Biblioteca Comunale, consegna della Borsa di Studio "Gianni Rappa" istituita dal Circolo e giunta alla quarta edizione. Premio assegnato a Roberta Giuffrida che si è aggiudicata tre edizioni su quattro. Veramente brava! Consegnerà il riconoscimento l'assessore Regionale all'istruzione, lavoro e formazione professionale Gianna Pentenero.
3) Nell'intento di ricordare adeguatamente la figura di Enrico Berlinguer nel trentesimo della scomparsa, il Circolo di Grignasco organizza, al Parco Vinzio, sabato 18 ottobre, la proiezione del film di Veltroni, Quando c'era Berlinguer. L'evento è previsto per le ore 21 e sarà preceduto dalla cena, alle ore 19,30.

martedì 26 agosto 2014

BUONA LA SECONDA.....

Conclusa anche la seconda festa democratica dell'Unità tenutasi al Parco Vinzio dal 21 al 24 agosto. Nonostante le avverse condizioni climatiche, pioggia e temperature inusuali per il periodo estivo, buona la partecipazione di pubblico, attestata sui livelli della passata edizione.
Soddisfazione per il Circolo e consueto appuntamento, per il doveroso ringraziamento a tutti i collaboratori, alla cena, offerta dal Circolo, il 19 settembre a Maggiora.

lunedì 28 luglio 2014

LA CONCORDIA A GENOVA. UN INSEGNAMENTO DA TRARRE.
 
La nave da crociera Concordia, della società Costa, è giunta all'attracco di Genova dove sarà smantellata. Ad oltre due anni dal disastro che ha segnato la sua fine, e suscitato l'attenzione e l'indignazione del mondo, la storia si chiude. La colpevole leggerezza di un uomo ha provocato 33 vittime e danni di proporzioni enormi, con costi esorbitanti per il recupero e il ritorno alla normalità, per la quale occorreranno circa un paio d'anni. Una impresa difficile, concretizzata grazie al dispiegarsi di intelligenze, professionalità, impegno, passione. Una vicenda da elevare a paradigma del nostro bel Paese: un inestricabile magma di genio e sregolatezza. Riuscissimo gradualmente isolare la pervicace imperizia/il dolo criminale/il calcolo cinico, neppure di moltissimi, andremmo avanti più col vento in poppa, invece di rischiare altri naufragi.

sabato 26 luglio 2014

IN ARRIVO LA SECONDA FESTA DELL'UNITA

Archiviati i dieci giorni della prima festa 2014, con un andamento praticamente identico a quello dello scorso anno, nonostante il flagello del maltempo che ha imperversato a livelli che non si ricordavano davvero da molto, già è in arrivo il tradizionale appuntamento con la seconda festa: dal 21 al 24 agosto, ovviamente al Parco Vinzio. C'è da augurarsi che la "festa breve" sia all'insegna della....serenità, in questa bizzarra estate 2014!

lunedì 21 luglio 2014

BERLUSCONI ASSOLTO IN APPELLO PER RUBY. COSA CAMBIA?

Con un verdetto che ha ribaltato completamente la sentenza di primo grado, Berlusconi è stato assolto in appello dalla condanna per prostituzione minorile e concussione. Non perché i fatti non sussistessero, cioè il sesso a pagamento con la minorenne Ruby nella villa festaiola di Arcore e le telefonate in questura perché la ragazza non venisse trattenuta, dopo che era stata fermata per un furterello, temendo che potesse raccontare storie scomode. Semplicemente i giudici d'appello sono arrivati al "libero convincimento" (elemento fondante della nostra civiltà giuridica) che della minore età di Ruby Silvio fosse inconsapevole e che le telefonate in questura non fossero "ordini" al funzionario ma semplicemente il tentativo di evitare uno sgarbo al premer egiziano Mubarak, del quale Berlusconi pensava che Ruby fosse una parente. Contrariamente all'ex premier, che ritiene i giudici comunisti se lo condannano e persone straordinarie se lo assolvono, noi prendiamo rispettosamente atto della sentenza. La quale, in attesa di Cassazione, evita conseguenze giuridiche all'imputato, ma conferma per intero la sussistenza dei fatti. Che, impietosamente, fanno di lui, considerando la condanna già ricevuta, gli ulteriori processi in itinere, il suo modo di concepire la responsabilità nella gestione della cosa pubblica e l'approccio alla politica, un personaggio che, quando il libro della storia se ne occuperà, per questo verrà ricordato: danaro a fiumi, mafia, donnine.

mercoledì 25 giugno 2014

ITALIA FUORI DAL MONDIALE. E' MANCATO....L'EFFETTO RENZI.

La nazionale di calcio esce dai mondiali brasiliani. Seconda bocciatura consecutiva nella fase eliminatoria, dopo i fasti del 2006. E' un peccato. Salvo gli sprovveduti e le innumerevoli puzze sotto il naso nei confronti del fenomeno calcistico, si sa l'effetto trascinamento che il calcio provoca. Tanti si sentono più Paese grazie ai trionfi sportivi, quelli del pallone in primis. Una vittoria ai mondiali è stimata un punto di Pil. L'allenatore Prandelli ha dato le dimissioni. Un esempio edificante nella logica, assai diffusa, dello scaricabarile che di solito caratterizza chi ha una responsabilità pubblica e fallisce. Ho perso, è colpa mia, me ne vado. Chissà se a Grillo son fischiate le orecchie. Eppure, al solito, non è l'allenatore che scende in campo, ma i giocatori. E la squadra è sembrata poco tonica, unita, convinta. Soprattutto in attacco. Si è avvertito, nei momenti cruciali, che ci sarebbe voluto, anche tra gli undici in campo, una sorta di effetto Renzi. Una feroce determinazione. E' sembrato mancare, nei tratti decisivi, l'orgoglio sano di voler combattere, nonostante le condizioni sfavorevoli, anzi a maggior ragione.  Soprattutto nei giovani, nei quali avevamo riposto speranze e dai quali doveva arrivare il brio maggiore, come dai molti giovani al governo. In particolare, spiace doverlo constatare, da Mario Balotelli, celebrato in Brasile come un eroe senza se ne fossero ancora osservate le gesta. Si capisce lontano un miglio che non riesce liberarsi dalle gabbie caratteriali in cui è imprigionato. Dovrebbe seriamente riflettere se davvero il suo mondo è quello del calcio, una ovatta dorata che, a lui, sembra riverberare solo luccichii controproducenti. Ci sono tante cose che può  fare, che aiutano a realizzarsi e sono più importanti e solidi del calcio. Nella critica fase dell'italico mondo del pallone, della quale il risultato degli azzurri è solo la punta dell'iceberg, non certo un episodio isolato, è ora auspicabile arrivi....un effetto Renzi.

venerdì 20 giugno 2014

DAL 27 GIUGNO AL 6 LUGLIO LA FESTA DELL'UNITA' AL PARCO VINZIO.

Ci siamo. Tra una settimana comincia la nostra festa. Quest'anno più che mai dell'Unità, solidali con il giornale di storica tradizione e con quelli che ci lavorano. Come si sa da qualche giorno è in liquidazione. C'è in circolazione un dispiacere sincero, soliti Grilli a parte. Il menù della manifestazione è variegato, non solo nella apprezzatissima cucina. Il programma prevede infatti: 1) il momento dedicato alla riflessione politica, sabato 5 luglio, ore 17, con il neoassessore regionale Augusto Ferrari e il candidato alle europee, purtroppo non eletto, Carlo Roccio. Si parlerà del futuro di Piemonte ed Europa; 2) una serata di canzoni e teatro popolare, giovedì 3 luglio ore 21 con il gruppo sul filo della memoria; 3) torneo di burraco, ore 20 di lunedì 30 giugno; 4) esibizione di danza della scuola Tamiello/Carlone mercoledì 2 luglio ore 21; 5) il trofeo Bruno Pozzi, gara podistica per le più svariate età giunto alla nona edizione, previsto per martedì 1° luglio, con ritrovo concorrenti alle ore 18 e, 6) chiusura domenica 6 luglio con, alle ore 21, sfilata di moda della apprezzata azienda di Prato Sesia Anny Confezioni, il made in Italy che resiste. Non si può non citare, per l'immancabile successo che riscuote ogni anno, la sagra del pesce di venerdì 4 luglio. Il grande schermo inaugurato due anni fa per il trentesimo del Parco Vinzio sarà stavolta utilizzato per mandare in onda tutte le partite del mondiale di calcio che si vorranno vedere. Importante notazione logistica: sono stati interamente rifatti e messi a norma i servizi igienici esterni. Il Parco Vinzio è sempre più una gradevole oasi. Dunque vi aspettiamo, sperando che, come ogni anno, siate in tanti. Un modo anche per festeggiare....il 40,8%.

lunedì 16 giugno 2014

TOH! GRILLO PROVA USCIRE DAL CARCERE DOVE S'ERA RINCHIUSO.
 
Ogni giorno ha la sua pena! Quella di oggi è che 5stelle apre al dialogo col PD.  Per discutere di  legge elettorale. Ovviamente sulla base della loro linea, ovviamente approvata sul blog. Vabbè! Il comico, il compare, e i ragazzini cominciano ad accostarsi alla politica con sano realismo, che non è cinismo, tanto più  dopo le elezioni ed il loro esito, buono per noi, disastroso per loro. Naturalmente la cosa s'ha da fare perché in politica bisogna cercare accordi, mediazioni, se servono per andare avanti. Renzi, che ha dato in questi mesi prova di sufficiente scaltrezza, nonostante la giovane età,  ha già detto qualcosa in proposito. Ad esempio l'incontro dovrà andare in streaming, metodo tipicamente 5stelle, ma che stavolta facciamo nostro per evitare trucchi da parte dei duri e puri. Facciamo sul serio, ha tuonato il Beppe, forse consapevole che finora sul serio non ha fatto troppo. Un suggerimento. Il PD proponga l'incontro in Via dell'Umiltà, che sta a Roma, dalle parti del Quirinale. Scelga una casa anonima in fondo alla via e faccia arrivare la delegazione 5stelle dalla parte opposta. Un bel passaggio nell'umiltà è quel che serve, preliminarmente, a lor signori, per accostarsi alla politica con il rispetto che ci vuole, che si deve, e che non hanno mai dimostrato. Nemmeno per il loro popolo se si pensa che le alleanze in campo europeo sono state decise, a fronte di 5.800.000 elettori che hanno scelto 5stelle, da 23.000 consensi raccolti in rete a favore di Farange (0,40%!).  Le nostre scelte sono invece approvate da organismi del partito, democraticamente eletti, riforme spiegate prima e suffragate poi dal 40,8% dei voti. Ad esempio sulla legge elettorale sono improntate ad un sistema maggioritario, non proporzionale, come vorrebbero i grillini. Mah. Se non rose, pardon se son stelle... brilleranno.

giovedì 5 giugno 2014

GOVERNO RENZI: OGGI 100 GIORNI.
 
Avevamo promesso di attendere i fatidici 100 giorni per parlare del Governo Renzi, ed eccoci qua. Scadono oggi, contabilizzandoli dal 24 febbraio, giorno di presentazione alla Camera. Andiamo per punti, cercando di essere obiettivi. 1) Economia. Direzione giusta, ma gran parte del lavoro su questo versante era stato tracciato da Enrico Letta, dunque non è farina del sacco di Renzi. a) Cuneo fiscale, b) pagamento debiti PP.AA., c) oltre tre miliardi di investimenti per aziende pubbliche, d) vendita di "asset" patrimoniali per ridurre il debito, e) interventi per scuola ed occupazione giovanile con i risparmi sugli interessi per la riduzione dello "spread", f) fondi europei per crescita economica ed equità sociale, riducendo imposte sul lavoro e favorendo occupazione, g) rapporto debito/Pil dal 2,6 al 2,3%, h) impegno europeo per un miglioramento del tasso di cambio Euro/Dollaro per favorire le esportazioni. 2) Lavoro. Varato il Job- act. Vediamo se ridurre vincoli servirà a fare occupazione. Difficile senza ripresa, ma questo lo sa anche Renzi. Buono lo "sblocca Italia" di ieri. 3) Riforma elettorale. Italicum e futuro del Senato sono progetti in itinere ma non ancora definiti. In particolare merita rispetto e grande attenzione il ragionamento sulla seconda Camera, onde evitare di buttare, coll'acqua sporca, anche il bimbo. Scontata la riduzione dei componenti, con conseguente risparmio dei costi della politica, il nuovo Senato deve essere effettivamente rappresentativo del Paese reale, una "Camera Alta", autorevole, alla quale i cittadini possano guardare con la fiducia di chi si sente degnamente rappresentato e funga da equilibrio. 4) Fisco. In attesa di riforma e semplificazione. 4) Pubblica Amministrazione. Idem. 5) Corruzione. Dopo Expo e Mose molti sostengono che questa riforma sia più importante del lavoro, visto che nessuno si fida ad investire in Italia se bisogna sempre pagare qualcuno. Vero. Ci vuole una Daspo modello calcio! Ce la farà il Governo? Attendiamo, ci giochiamo la credibilità verso il mondo. 6) Nota aggiuintiva. Comincia a luglio il semestre europeo a guida italiana. Vediamo se Renzi sfrutterà il successo per coniugare sano rigore con crescita. Finalmente europeizzare il dramma dei profughi.
E' probabile che si sia trascurato qualcosa. Ma la sintesi ci pare questa. Dunque più parole, più attese, che fatti. Eppure pare a tanti, veramente a tanti, che il Paese con Renzi abbia imboccato una strada giusta.
Diversamente il PD non avrebbe avuto quasi il 41%, massacrando letteralmente il populismo di Grillo, dato quasi alla pari alla vigilia del voto. Questa, va ammesso, è la vera affermazione di Matteo: essere un grande comunicatore, senza essere, Dio non voglia, Berlusconi. Ora la gradevole sensazione che il Paese  respira è che quanto occorre per modernizzare Stato, Pubblica Amministrazione, Economia, Lavoro, sia finalmente disponibile in forme credibili, ragionevolmente sincere o sinceramente ragionevoli. Intelligenza, dinamismo, coraggio, preparazione, gioventù, tempo, ne costituiscono il collante. Esempio: vero è che Letta aveva programmato la riduzione del "cuneo", ma è stata di Renzi la determinazione di destinarci gli 80 euro, mandando questo segnale di speranza: lo Stato non è più solo quello che "prende", stavolta "dà". Renzi, salvo sorprese (siamo pur sempre in Italia) dovrebbe poter lavorare fino al 2018, scadenza della legislatura, ora legittimata dal voto, per quanto indirettamente trattandosi di Europee, anche se Grillo le aveva trasformate in un referendum sul Governo. Non ce la dovesse fare o ne fosse impedito ha già detto che la colpa sarà solo sua e se ne andrà. Un segnale giusto per politica e politici. Attenzione però: a quel punto lui avrà perso la faccia, noi il Paese. Dunque, signor Presidente del Consiglio che sul campo ha maturato la promozione a capitano, vinca per noi, con noi, la partita. Più importante della finale mondiale. Ha il nostro ragionato sostegno.

mercoledì 4 giugno 2014

APPELLO DEL SEGRETARIO DEL CIRCOLO.

Il Segretario del Circolo PD, in carica in regime di proroga, come deliberato dal congresso del novembre scorso, ha inviato una lettera ai giornali locali a commento delle elezioni del 25 maggio. Dopo alcune considerazioni generali sul brillante risultato nazionale e regionale del partito, ha affrontato la situazione del Circolo. Da prima considerando che le elezioni per il Comune, che tanta discussione hanno suscitato in casa nostra per l'assenza di una lista di riferimento, forse ci hanno risparmiato una ulteriore delusione, poi concludendo con un appello, che riportiamo integralmente: "...lancio un appello, alto e forte, alle donne, agli uomini, ai giovani, sensibili alla nostra parte (siamo 1.072 a Grignasco, no!) a partecipare attivamente alla vita del Circolo. Gli organismi, come è noto, sono in regime di proroga, dobbiamo andare a Congresso per eleggerne di nuovi. Quasi tutti quelli che si sono impegnati finora, ai quali va il ringraziamento mio e di ogni persona sinceramente affezionata al PD, non possono essere il futuro. Deve prendere il campo una generazione nuova. Questo è il momento. Di questo Partito Democratico dalla dimensione inclusiva che le urne del 25 maggio ci hanno consegnato. Questa partecipazione è la sola che, dispiegandosi, ci consentirà di essere protagonisti tra cinque anni.... Enrico Zanolini.". Su questa strada e con questo obiettivo si muoverà il Circolo nel futuro prossimo.

martedì 27 maggio 2014

25 MAGGIO 2014. L'ITALIA S'E' DESTA!

Incredibili risultati, sul fronte italiano, dalle urne europee del 25 maggio! Siamo sinceri: nessuno, sotto nessun cielo, se li aspettava così. Nella storia della Repubblica mai un partito da solo aveva oltrepassato la soglia del 40%. Nessuno mai aveva avuto un balzo in avanti, da una tornata elettorale alla successiva, del 15%! E' successo al PD! Analizziamo, con calma, anche se l'euforia incalza. Il dato principale di queste elezioni è che la peggior Italia immaginabile, quella che ci saremmo ritrovati se avesse vinto lo s-fascista Grillo, è solennemente battuta! I Cinque Stelle per bene (ce ne saranno in grado di affrancarsi dallo strillone e dagli inguardabili allievi che appaiono in Tv a recitarci le lezioncine sulla buona politica, no!) meditino profondamente, così da trasformare anche loro la rabbia inutile in speranza. E invitino il loro leader, che qualora avesse vinto voleva dimissionare tutti, da Napolitano in giù, ad andarsene fuori dalle palle adesso, così che la dignità che imputa sempre mancare agli altri dimostri ora di possederla lui! Poi il Centro Destra. Si attesta, con le tre anime principali, al 25%. Se saprà liberarsi dal piombo di Berlusconi è una forza di cui un Paese che vuole andare avanti ha bisogno. I primi vagiti di una collaborazione costruttiva li stiamo notando nel Governo in carica. La Lega Nord. Patetico Salvini. Ha preso metà dei voti di cinque anni fa ma gli basta un 2% in più delle politiche 2013 per credersi ancora vivo e lanciarsi pancia a terra con le sue nostalgie sul ritorno alla Lira e la disumanità del rifiuto delle navi della disperazione al largo della Sicilia. Poveraccio! SEL. Supera lo sbarramento ed entra in Europa. Buona notizia. Si può non sempre condividere Vendola, ma come negargli una corposa dignità morale e politica! Un paese che vuole andare avanti non può prescinderne. Nel governo dell'Europa, la sperabile collaborazione tra popolari e socialisti, con il PD primo partito di questo schieramento, dovrebbe favorire un processo che senza rinunciare ad un sano rigore, perché no, di stampo tedesco, inneschi più stimoli per  crescita, lavoro e giustizia sociale, così da rendere gradevole e popolare l'idea del Continente unito, avvicinarlo alla gente, rigettando i fermenti antieuropei in crescita, e che, all'apice,  hanno consegnato il Paese della Rivoluzione, della libertè, dell'egalitè, della fraternitè, in mano alla destra peggiore. Resterebbe da dire qualcosa su Renzi. Ma, come promesso in occasione del varo del suo governo, aspettiamo i cento giorni fatidici.
Regione Piemonte. Bis del trend nazionale. Chiamparino saprà certamente ridare dignità ad una terra massacrata da...tracotanza.
Grignasco. Abbiamo registrato un discreto sconcerto per la mancata presentazione di una lista con valori riferibili alle nostre idee e alla nostra tradizione. Credano sinceramente i nostri 1.072 elettori di domenica: siamo noi i primi dispiaciuti. Aggiungo però due considerazioni. La prima: di tutti gli enormi rischi che correvamo in queste elezioni, quello di non governare Grignasco era di gran lunga il minore. Immaginate con che animo avremmo tenuto Grignasco con l'Italia.... in mano a Grillo. La seconda: la politica o è partecipazione o non è! Dunque i delusi trasformino la rabbia in speranza e si avvicinino all'attività del Circolo, aiutino a ricostruirlo, a ringiovanirlo, così da prepararsi per la prossima volta: mica la vita finisce qui. Con una avvertenza suprema: si accettano solo quelli che hanno sincero desiderio di dare una mano e di collaborare fattivamente. Chi si ingegna sempre a insegnare come si fa, facendo poi però poco o niente, si astenga. Abbiamo già dato...Risultati: riconferma della Amministrazione uscente. Tranquilli. Peggio non può fare.

martedì 6 maggio 2014

25 MAGGIO 2014: ALLE URNE.
 
Domenica 25 maggio importante tornata elettorale. Tre i fronti interessati: elezioni Europee, poi per il Governo del Piemonte ed infine per i sindaci di centinaia di Comuni, Grignasco compreso. Vediamo, partendo proprio da quest'ultimo livello, che più direttamente ci riguarda.
 
Per Grignasco. Due le liste in campo. Quella allestita dall'amministrazione uscente, che ripropone sindaco Beatrice e "Grignasco delle idee" che candida a sindaco Luca Pettinato. Non è schierata alcuna lista promossa o riferita a posizioni progressiste di centro sinistra. Questo ovviamente ci chiama in causa, al di la del fatto che abbia suscitato scalpore e sorpresa. La ragione è, in realtà, semplice e lineare, almeno dal nostro osservatorio: non si sono cioè create le condizioni per promuovere una iniziativa simile, che potesse essere all'altezza del compito. Vediamo, con ordine.
 
Come Circolo PD abbiamo inizialmente promosso tre riunioni, convocando ogni volta più di una sessantina di persone, vicine ai nostri valori e alle nostre sensibilità, per valutare eventuali adesioni al progetto, soprattutto facce nuove, soprattutto giovani. La risposta è stata francamente modesta ma infine si è giunti alla costituzione di un gruppo di otto persone con l'incarico di verificare, sondando in ogni direzione compatibile, la possibilità di costituire una lista civica, cioè che prescindesse dalla adesione ad un partito, come è sempre stato nella tradizione di Grignasco e, in genere, dei piccoli Comuni. Da quel momento, siamo al 26 febbraio, il Circolo PD è uscito dalla vicenda, pur contando tre suoi componenti nel gruppo degli otto.
 
I numerosi contatti, le riunioni, intercorsi, hanno prodotto qualche buona idea dal punto di vista dell'individuazione di spunti programmatici, ma si sono dimostrati assai inconcludenti dal punto di vista dell'individuazione di un candidato sindaco autorevole, rappresentativo, e, contestualmente, di un valido nucleo di collaboratori diretti e di esperienza, elementi indispensabili per governare seriamente un paese di 5.000 abitanti, tanto più Grignasco, considerato lo stato in cui si trova, anche per la sostanziale inconcludenza della amministrazione uscente.
 
L'ipotesi meno debole, tra quelle affacciatesi, si è alla lunga infranta proprio per un eccesso di defezioni importanti e significative, più che per le riserve sollevate da alcuni sulla figura del candidato sindaco individuato.
 
L'ipotesi estrema, di fare una lista comunque, anche se di profilo basso, tanto "per battere un colpo", non è stata ritenuta dai più compatibile con una logica di buona politica, seriamente connessa cioè al concetto di servizio, supportata da passione ed entusiasmo, elementi indispensabili per garantire che l'interesse per la cosa pubblica non sia considerato un lavoro e, dunque, conseguentemente, un affare. Di politica vissuta come affare , o fatta tanto per fare, ne abbiamo già a sufficienza. Ed è esattamente quello che la scredita, anche se spesso gli italiani, nel tentativo di rimediare, cadono dalla padella nella brace.
 
Questo deficit di partecipazione, male del nostro tempo, è la vera questione da porre al centro per avere prospettiva. Anche per il nostro Circolo, che come è noto è in regime di proroga degli organismi, in attesa di nuovo Congresso. C'è, nella gente, nei giovani, un giustificato atteggiamento critico e accusatorio nei confronti della politica e della gestione della cosa pubblica, ma al momento di assumersi responsabilità dirette, in prima persona, per cambiare, allora troppo spesso si ha...altro da fare. Così però rischiamo seriamente di tenerci i politici, e la politica, che abbiamo. 
 
Per il Piemonte. C'è poco da dire. Bisogna rilanciare la Regione, dopo la squalificante gestione Lega/Cota, anzitempo conclusa per...truffa! E Sergio Chiamparino, uomo PD ma candidato Presidente di tutte le forze progressiste, non dimenticato sindaco del capoluogo, è certamente persona all'altezza. Candidati PD per la Circoscrizione Provincia di Novara, tra cui esprimere la preferenza, possibile nella elezione Regionale, sono Augusto Ferrari, Hassan Pagano e Domenico Rossi.
 
Per le Europee. Sosteniamo convintamente il PD. Sia per mandare un incoraggiamento allo sforzo prodotto dal Partito sul fronte interno con le iniziali mosse del Governo Renzi, che si accinge a compiere i fatidici primi cento giorni, ma soprattutto  per affrancare il processo di integrazione continentale contro gli inquietanti populismi che avanzano per contrastarlo. (In)degnamente rappresentati in Italia principalmente da una assottigliata Lega (sarà proprio per un disperato bisogno di consensi che sempre più alza i toni e sostiene le cose più incredibili su Euro e immigrazione) e lo straripante Grillo, per il quale sono tutti coglioni o ladri, tranne lui ovviamente (e il Papa, col quale, per ora almeno, non ha ancora polemizzato).  E che i suoi non contestino eh, se no....a casa! A proposito di Primo Levi, da poco inopinatamente parafrasato proprio da Grillo, c'è proprio da suggerire: "considerate se questo è un uomo". Particolare non trascurabile: sono tutte donne le cinque candidate capolista PD nelle cinque Circoscrizioni nazionali individuate per le elezioni europee. Un bel segno di rinnovamento.

sabato 22 febbraio 2014


RENZI VARA IL NUOVO GOVERNO.
Matteo Renzi ha sciolto ieri pomeriggio la riserva con la quale aveva accettato l'incarico dal Capo dello Stato ed ha presentato il suo Governo. Lunedì alle Camere, per programma e fiducia. Lo sostengono PD, NCD, UDC, SCELTA CIVICA, e qualche altra stellina vagante della galassia politica. All'opposizione FORZA ITALIA (costruttiva, pro riforme, ha detto Berlusconi), la sinistra, la destra, quel che resta della Lega, e M5S, ovviamente. Ovviamente perché quelli non fanno mai niente di politicamente utile (chiunque abbia votato o simpatizzi per costoro, speriamo sia rimasto inorridito innanzi l'ennesima performance del loro capo durante l'incontro con Renzi, regolarmente trasmesso in streaming, perché il bello del capo è che non ha mai vergogna di se stesso e manifesta con imperturbabile disinvoltura tutto il peggio che rappresenta con assoluto candore. Solo che quando lo faceva da comico almeno faceva ridere, un po'. Per la cronaca: qualche mal di pancia interno al movimento sembrerebbe manifestarsi, ma pare già scattata la gogna dell'insetto-capo....). Da segnalare, nel PD, il gruppo di Pippo Civati che sta valutando in queste ore se confermare il no  a Renzi, annunciato al direttivo del Partito il giorno della sfiducia a Letta. Confermassero il no, potrebbe esserci un addio del gruppo al PD. Dunque una maggioranza un po' labile per un governo che, giustamente, vorrebbe arrivare alla fine della legislatura (2018). Ma veniamo alla composizione dell' Esecutivo. Presidente del Consiglio Renzi, il più giovane di sempre. Sedici ministri. Metà donne. Diversi volti nuovi, speriamo competenti. Età media intorno ai quarant'anni. Giusta passione. Sostegno convinto di Napolitano alla scommessa. Insomma: o ce la fanno questi, che sta cosa l'han voluta senza guardare in faccia a nessuno, o povera Italia! Vediamo come navigano, son pur sempre.... in una palude. Cento giorni, ne riparliamo dopo i fatidici primi cento giorni! Ripetiamo: auguri Matteo, e non per portare sfiga.

martedì 18 febbraio 2014

RENZI INCARICATO DI FORMARE IL GOVERNO.
 
Il Capo dello Stato ha incaricato Matteo Renzi di formare il nuovo Governo. Il Segretario del PD ha accettato con riserva. Da prassi. E' singolare la parabola di questo uomo. Quindici mesi fa ha perso le primarie, nettamente, a favore di Bersani. Ha dichiarato fedeltà a chi lo aveva battuto. Alla prima occasione (elezione Presidente della Repubblica) non ha seguito le indicazioni della Segreteria ed ha affossato proprio Bersani. Poi ha sostenuto Letta, dicendone bene e non contestando l'atteggiamento del PD verso il suo Governo. Poi, oramai senza avversari, ha vinto le primarie per la Segreteria del PD, continuando a sostenere Letta, pur incalzandolo. Ora, mentre qualche timido risultato l'azione del Governo Letta sembrava produrlo, lo fa saltare per fare lui il Presidente del Consiglio. Ha dichiarato, uscendo dall'incontro con Napolitano, che farà: entro febbraio la riforma elettorale, entro marzo quella del lavoro, entro aprile quella della Pubblica Amministrazione e per maggio il fisco. Del 2014, ovviamente. Ci sovvengono, con preoccupata ansia, le celebri parole del Re Sole, Luigi XIV (di Governo se ne intendeva, regnò dall'età di 5 anni alla morte, avvenuta che ne aveva 77): "E' l'impazienza della vittoria che garantisce la sconfitta". Ora il paradosso è questo: molti, nel PD, non apprezzano i sistemi arrembanti e poco ortodossi con cui Renzi ha salito i gradini dei vari palazzi; ma nel contempo sono costretti, più o meno sommessamente, fare il tifo per lui. Perché se salta, salta il PD e il campo del centro sinistra (se ce n'è ancora uno) si disintegra. A tutto vantaggio di Grillo, eversivo, e Berlusconi, immortale, oltre che immorale, come si sa oramai benissimo. Dunque delle due l'una: o Renzi gioca questo burraco sapendo di avere, per ogni mano, a disposizione un sacco di pinelle e di jolly, oppure è uno sprovveduto e son cavoli amari: per lui, e di questo in fondo potrebbe anche importarci poco, ma soprattutto, e questo si che sarebbe davvero peggio, per l'agonizzante Bel Paese. Auguri Matteo.....

martedì 14 gennaio 2014

LA SENTENZA DEL TAR PIEMONTE. COTA PRESIDENTE GRAZIE AD UNA TRUFFA ELETTORALE.

La recente sentenza del TAR Piemonte, che riconosce in via definitiva la truffa elettorale con la quale Cota è diventato Presidente della Regione a scapito di Mercedes Bresso e per la quale ci sono già state due condanne in sede penale,  di fatto invalida le elezioni di quattro anni fa. Se ce ne saranno delle altre non è dato sapere.... Cota grida alla cospirazione ed alla fine della democrazia. Ovvio, ha buoni maestri. Due considerazioni soltanto. La prima: dopo le storie legate alla famiglia Bossi, quest'altra vicenda ancor di più pone fine alla storia della Lega Nord. Ora è acclarato: una forza politica ed un gruppo di persone che, barricati al comodo riparo di idee accattivanti ma confuse, peregrine, caricaturali, non di rado ilari, tanto quanto le innumerevoli trovate messe in atto in vent'anni di esistenza per  dimostrare  di essere vivi, ha unicamente contribuito ad allargare il fosso che separa il Paese dalla buona politica. Tempo perso a rincorrere il vento, senza risolvere alcunché, però ammorbando l'aria assai. Addirittura giungendo, quando l'inganno non era ancora evidente, ad ottenere la fiducia di tre/quattro milioni di elettori. Perché noi italians siam fatti così: a nessuno che urla e dice cazzate neghiamo simpatia.....La seconda: se per annullare elezioni truffate ci vogliono quattro anni di tempo, in pratica l'intero periodo previsto per la legislatura che, dunque, ottenuta surrettiziamente, è stata poi però di fatto governata da coloro cui non competeva, siamo veramente al paradosso! Di più, alla burla.  
Ma nessuno se ne adonti, siamo in Italia no.......? 

domenica 5 gennaio 2014

FORZA PIER LUIGI!

In queste ore Pier Luigi Bersani è sotto i ferri all'ospedale di Parma, colpito in giornata da  emorragia cerebrale, un problema serio. All'indimenticato leader del Partito Democratico un abbraccio tanto forte da sospingerlo... oltre la malattia, tanto da restituirci integra la sua intelligenza e forza. Quanto alla  levatura morale, quella non andrà persa comunque!  Forza Pier Luigi, siamo con te!
2013: UN UOMO SOLO AL COMANDO.....

Con il consueto pienone al Parco Vinzio e grazie all'altrettanto consueta disponibilità di decine di volontari, abbiamo salutato l'anno che se ne è andato e quello appena giunto. Un anno sciatto, quello trascorso, per il Paese e per la politica, PD compreso. Tuttavia una  cosa da salvare senz'altro c'è. La ricordo prendendo a prestito la celebre frase con la quale il giornalista sportivo Mario Ferretti, il 12 giugno 1949, aprì la radiocronaca della terzultima tappa del Giro d'Italia, la Cuneo - Pinerolo, che Coppi vinse dopo 192 chilometri di fuga solitaria scollinando cinque gran premi della montagna posti in vetta ad altrettante salite memorabili: "un uomo solo è al comando, la sua maglia è bianco celeste, il suo nome è Fausto Coppi". Per l'Italia, e forse il mondo, appena martoriati dalla più terribile guerra mai combattuta dagli umani, fu un segno di forza e speranza, contro ogni ostacolo.
Oggi abbiamo solo un altro uomo solo al comando, che tramanda, intatta, quell'invincibilità. E' Papa Francesco, un uomo che trasforma. Con disarmante semplicità, commovente umanità, linguaggio e gesti assimilabili come Parabole. Ri-avvicinando così Dio all'uomo e l'uomo a Dio, la  simbiosi che spiega e coniuga, infine, l'immensità dell'Universo con la dimensione minima ma creatrice, di ciascuna donna e ciascun uomo, animati o meno dalla fede. Poco o tanto che duri, lascerà tracce indelebili, e questo è tipico di ogni uomo solo al comando. P.S. Un pensiero grato anche al Presidente Napolitano, al comando suo malgrado.  La...Giovine Italia!